Patria potestà in Italia

Patria potestà in Italia

In Italia, la patria potestà è il diritto-dovere dei genitori di proteggere, educare e istruire i figli minorenni, curarne gli interessi e rappresentarli legalmente.

La patria potestà è attribuita a entrambi i genitori, anche se non sono sposati. Nel caso di genitori separati o divorziati, la patria potestà può essere esercitata da entrambi i genitori in forma congiunta o disgiunta.

Questo dititto/dovere è estremamente importante in quanto direttamente collegato al benessere dei minori, verso i quali i genitori devono saper ottemperare al meglio il loro ruolo. Infatti la patria potestà si estingue con la morte dei genitori o con la maggiore età del figlio.

I diritti e i doveri dei genitori in materia di patria potestà sono disciplinati dal codice civile italiano, come ci informa il nostro investigatore privato a Conversano, impegnato in tutta la provincia di Bari in indagini che coinvolgono proprio i minori nell'ambito di problematiche sociali quali: il bullismo, la miro-criminalità, le baby gang ecc..

Patria Potestà

In particolare, l'articolo 316 del codice civile prevede che i genitori hanno il dovere e il diritto di mantenere, istruire ed educare i figli. I genitori hanno inoltre il diritto di rappresentarli legalmente in tutti gli atti civili, amministrativi e giudiziari.

La patria potestà è un diritto-dovere fondamentale dei genitori, che ha lo scopo di garantire il benessere e lo sviluppo dei figli minorenni.

Articolo 316 del codice civile

Responsabilità genitoriale.

Entrambi i genitori hanno la responsabilità genitoriale che è esercitata di comune accordo tenendo conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni del figlio. I genitori di comune accordo stabiliscono la residenza abituale del minore.

In caso di contrasto su questioni di particolare importanza ciascuno dei genitori può ricorrere senza formalità al giudice indicando i provvedimenti che ritiene più' idonei.

Il giudice, sentiti i genitori e disposto l'ascolto del figlio minore che abbia compiuto gli anni dodici e anche di età inferiore ove capace di discernimento, suggerisce le determinazioni che ritiene più utili nell'interesse del figlio e dell'unita' familiare. Se il contrasto permane il giudice attribuisce il potere di decisione a quello dei genitori che, nel singolo caso, ritiene il più idoneo a curare l'interesse del figlio.

Il genitore che ha riconosciuto il figlio esercita la responsabilità genitoriale su di lui. Se il riconoscimento del figlio, nato fuori del matrimonio, è fatto dai genitori, l'esercizio della responsabilità genitoriale spetta ad entrambi.

Il genitore che non esercita la responsabilità genitoriale vigila sull'istruzione, sull'educazione e sulle condizioni di vita del figlio.

La patria potestà in Italia è stata riformata nel 1975, con la legge n. 151, che ha equiparato in doveri e dignità le figure del padre e della madre. La riforma ha inoltre introdotto il principio del superiore interesse del minore, che deve essere sempre tutelato nell'esercizio della patria potestà.

Alcuni esempi di diritti e doveri dei genitori in materia di patria potestà sono i seguenti:

  • Diritto di mantenere i figli: i genitori hanno il dovere di provvedere al sostentamento materiale dei figli, fornendo loro vitto, alloggio, vestiario, cure mediche e istruzione.

  • Diritto di istruire i figli: i genitori hanno il dovere di provvedere all'istruzione dei figli, iscrivendoli a scuola e seguendone il percorso scolastico.

  • Diritto di educare i figli: i genitori hanno il dovere di educare i figli, trasmettendo loro i valori e le conoscenze necessarie per diventare adulti responsabili.

  • Diritto di rappresentare i figli legalmente: i genitori hanno il diritto di rappresentare i figli legalmente in tutti gli atti civili, amministrativi e giudiziari.

I genitori inoltre possono esercitare la patria potestà in forma congiunta (entrambi i genitori devono prendere le decisioni importanti che riguardano i figli. di comune accordo e nel rispetto del superiore interesse del minore.) o disgiunta ( ciascun genitore può esercitare i propri diritti e doveri in modo autonomo. L'altro genitore deve essere informato delle decisioni che vengono prese).

Ad esempio, nel caso di genitori separati o divorziati, la patria potestà può essere esercitata in forma congiunta o disgiunta in relazione alle specifiche imposizioni da parte del giudice.