Leslie Van Houten, l'angelo della morte di Charles Manson

Leslie Van Houten, l'angelo della morte di Charles Manson

 

Moltissimo ha fatto discutere la notizia relativa alla scarcerazione di Leslie Van Houten, nota come l'angelo della morte di Charles Manson, per cui abbiamo chiesto al nostro investigatore privato di spiegarci il motivo di tanto clamore.

Leslie Van Houten, uno dei killer i Charles Manson

Ha 72 anni di età Leslie Van Houten, uno degli spietati membri della famigerata setta di Charles Manson che seminò il terrore nella celeberrima città di Los Angeles negli ultimi anni '60.
Dopo oltre 52 anni di carcere Leslie è stata rilasciata in stato di libertà condizionale, una scarcerazione risaputa, attesa, dovuta principalmente ad una sentenza della corte d'appello che non è stata impugnata, quindi contrastata, dal governatore della California Gavin Newsom.

Per quanti non conoscessero questa tragica vicenda, Charles Milles Manson è stato un criminale statunitense spietato, mandante di due fatti di sangue che hanno segnato la storia degli Stati Uniti d'America:

  • la carneficina di Cielo Drive, in cui furono assassinati Sharon Tate e quattro suoi amici,

  • l'eccidio ai danni di Leno LaBianca e di sua moglie

Leslie Van Houten venne condannata all'ergastolo proprio per l'efferato omicidio dei coniugi Leno e Rosemary LaBianca, nel 1969.

In realtà la donna fu inizialmente condannata alla pena di morte, successivamente trasformata in ergastolo in seguito alla cancellazione della pena capitale da parte della Corte suprema della California nel 1972.

La vita complicata di Leslie Van Houten

Nel fornirci dettagli su quanto riferiscono i principali organi di stampa nazionali e soprattutto statunitensi, in merito alla scarcerazione di Leslie, il nostro investigatore privato afferma:
"La nostra agenzia investigativa conosce bene i problemi legati ad una crescita in ambienti difficili. Spesso gli adolescenti affrontano crisi emotive devastanti e non sempre hanno la forza e il coraggio di chiedere aiuto. A volte i genitori, o i legali tutori, non si accorgono dei cambiamenti che l'adolescente subisce, quindi non colgono le sue implicite richieste d'aiuto. A ciò si consideri la frequentazione di cattive compagnie legate al mondo delle baby gang e della micro-criminalità ed il gioco è fatto, l'adolescente rischia di compromettere irrimediabilmente la propria crescita e il proprio futuro, se non la propria vita. Noi della Iuris investigazioni, ad esempio, con il servizio di indagini per controllo minori abbiamo pensato proprio a questo, a fornire un valido supporto agli adulti preoccupati per le dinamiche sociali affrontate dal minore al di fuori del loro controllo".

Da quanto è possibile apprendere da fonti giornalistiche, nemmeno l'infanzia di Leslie Van Houten fu tra le più rosee, infatti la ragazza crebbe in un ambiente che potremmo definire difficile.
Nata nel 1949 presso Los Angeles, la ragazza crebbe in una famiglia ecclesiastica benestante, insieme a un fratello maggiore e a due fratelli adottivi.
Le cose si complicarono a seguito del divorzio tra i suoi genitori, avvenuto quando Leslie aveva solo 14 anni, un'età di per se abbastanza complicata.
Ebbe un'adolescenza difficile ed iniziò ad assumere LSD, amfetamine ed altre sostanze stupefacenti. A 17 anni rimase incinta e fu costretta ad abortire, altro trauma che lascerebbe il segno nella mente di qualunque donna, infatti, molti anni dopo Leslie avrebbe ammesso che dopo questo evento iniziò a nutrire una forte rabbia nei confronti della madre che l'aveva costretta ad abortire.

Nel 1968 Leslie fece la conoscenza di Catherine Share e Bobby Beausoleil ma dopo alcuni litigi e molte incomprensioni la convivenza diventò impossibile, Share decise di partire per unirsi alla compagnia di Charles Manson e Van Houten, che all'epoca aveva 19 anni, decise di seguirla.

La setta di Manson

Nell'estate del 1968, Manson e i suoi “adepti” si stabilirono allo Spahn Ranch, nella Contea di Los Angeles. Il ruolo di Leslie Van Houten non è mai stato molto chiaro, secondo alcune sue dichiarazioni era considerata una proprietà del gruppo, invece secondo la testimonianza di Barbara Hoyt, altro membro della Famiglia, la Van Houten era considerata una leader.
L'8 agosto 1969 gli adepti di Manson furono autori della strage di Cielo Drive ai danni dalla giovane attrice Sharon Tate, 26 anni, e suo marito il regista Roman Polanski.
Gli spietati assassini uccisero l’attrice, incinta di otto mesi e mezzo, tre amici e a un ragazzo di 18 anni.

La notte successiva Manson scelse lo stesso plotone di esecuzione per commettere un altro delitto, e questa volta al “commando” si aggiunsero Leslie Van Houten e Steve Grogan, oltre allo stesso Manson. Le sfortunate vittime furono i coniugi Rosemary e Leno LaBianca. uccisi con numerose coltellate.
Il dettaglio più agghiacciante fu il ritrovamento, sullo stomaco dell'uomo, della parola “war” (guerra) incisa con la fredda lama.
Eviteremo di scrivere gli altri orrendi dettagli del crimine poiché pur volendo censurare qualcosa non sarebbe possibile mascherare tanto orrore.
Il declino dello spietato gruppo si ebbe grazie a numerosi arresti a seguito di un imponente campagna investigativa. Il 12 ottobre 1969 fu arrestato lo stesso Manson e man mano molti altri membri della setta, compresa Leslie Van Houten.

Conoscendo le vicissitudini legate a uno degli Angeli della morte di Manson, risulta legittimo lo stupore della popolazione e il clamore mediatico legati alla sua scarcerazione.