La relazione investigativa ha valore probatorio

La relazione investigativa ha valore probatorio

La relazione investigativa, rilasciata dall'investigatore privato, rappresenta il resoconto completo e conclusivo dell'indagine richiesta, consegnato al cliente per documentare in modo dettagliato gli eventi investigati. Questo documento si caratterizza per una narrazione cronologica approfondita, rilevante e imparziale degli accadimenti, evitando di eccedere nei dettagli superflui.

La completezza e la pertinenza della relazione sono garantite dalla presenza di elementi visivi, come fotografie e/o frame ottenuti da videocamere digitali o dispositivi simili come dashcam, droni ecc.. Tali supporti visivi forniscono una chiara evidenza dei luoghi in cui si sono verificati gli eventi, nonché delle relative date e degli orari, oltretutto la tecnologia permette ormai di ottenere immagini nitide ed in alta risoluzione anche durante le ore notturne.

Inoltre, la relazione investigativa mira a mantenere un tono oggettivo, evitando interpretazioni e valutazioni personali che potrebbero influenzare la comprensione dei fatti da parte del cliente e che sarebbero fuori luogo nell'ambito processuale. L'obiettività dell'agenzia investigativa è fondamentale per garantire che il resoconto sia affidabile e utilizzabile come base per eventuali azioni o decisioni successive (ad esempio nell'ambito di un processo per divorzio a seguito di un tradimento coniugale).

La relazione investigativa è una prova legale

È opportuno precisare fin dall'inizio che la relazione investigativa che l'agenzia investigativa rilascia al suo mandante a conclusione del servizio richiesto, possiede una rilevanza legale, poiché può essere depositata negli atti dei processi sia civili che penali, come confermato da recenti pronunce della Corte di Cassazione (ad esempio la sentenza sentenza n. 16735 del 6 agosto 2020). Inoltre, la testimonianza dell'investigatore privato e dei suoi collaboratori durante le udienze giudiziarie serve a corroborare la veridicità delle informazioni riportate nella relazione, confermate dagli avvocati presenti in aula.

Ad esempio è opportuno ricordare in questo frangente che l'investigatore privato, nello svolgimento della sua attività investigativa è un testimone oculare e quindi può essere chiamato in causa a dichiarare, sotto giuramento, quanto da lui conosciuto e rilevato durante l'adempimento della sua attività. Il valore probatorio della relazione redatta dall'investigatore privato risulta particolarmente significativo nel contesto del processo civile, soprattutto nella "fase istruttoria", in cui la relazione stessa costituisce la presentazione di tutti gli elementi probatori a sostegno di una posizione processuale. In sintesi, durante un dibattimento in tribunale, una relazione investigativa ben strutturata contribuisce in modo determinante alle possibilità di successo in sede legale, facilitando il conseguimento di riconoscimenti legali ed economici. Pertanto, la corretta redazione e presentazione di questo documento si rivela di cruciale importanza non solo per le indagini svolte, ma anche per la salvaguardia degli interessi dei clienti.

In effetti, la relazione investigativa si configura come il mezzo ottimale per prevenire la protrazione di una controversia fino al processo, risolvendola in anticipo e mitigando il pericolo di investire tempo e risorse finanziarie in procedimenti legali incerti e prolungati, sia a livello civile che penale.
Quando la parte avversa, o il suo legale, viene a conoscenza di una robusta relazione investigativa, ciò rappresenterà per loro la manifestazione di prove o elementi determinanti. Nella maggior parte delle circostanze, questa consapevolezza li induce a rinunciare a eventuali ambizioni o strategie offensive. In breve, detenere una relazione investigativa conferisce la capacità di guidare la situazione.

Inutile ricordare che esclusivamente l'investigatore privato detiene la competenza necessaria per la compilazione della relazione investigativa. Questo documento, di natura specifica e tecnica, rappresenta il risultato dell'opera svolta da professionisti del settore (professionisti autorizzati dal Prefetto per operare investigazioni private), attenendosi allo stile e al registro propri degli atti giudiziari.

Affidarsi all'acquisizione autonoma di prove, anche se avvalendosi di approcci tecnologicamente avanzati, comporta l'inevitabile rischio che gli sforzi personali siano vanificati. Al contrario, l'investigatore privato è vincolato da un preciso obbligo contrattuale nei confronti del cliente, il quale prevede la consegna di un report investigativo accurato e strutturato, delineando in modo chiaro e dettagliato il lavoro svolto e sollevando il mandante da qualsivoglia responsabilità.