Investigazioni private - Assegno di mantenimento

Investigazioni private - Assegno di mantenimento

INVESTIGAZIONI PER PRIVATI - REVISIONE ASSEGNO DI MANTENIMENTO

  Ad un rapido sguardo nella definizione di assegno di mantenimento, su Wikipedia, si evince che questi sono delle prestazioni di assistenza materiale dovute per legge alla persona che si trovi in stato di bisogno economico, anche se per propria colpa. Tali obblighi rientrano nel concetto di solidarietà familiare (artt. 433 e ss. Del codice civile). Devono essere assegnati in proporzione allo stato di bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli. La legge sancisce che ci possono essere casi di revoca dell’assegno di mantenimento, disposto in favore di uno dei due coniugi (o ex coniugi) e/o dei figli a seguito di separazione personale o divorzio, nel caso in cui sopravvengano nuove circostanze di modifica dello status sulla base del quale era stato fissato in precedenza l’importo dell’assegno di mantenimento.   L’assegno di mantenimento, infatti, una volta quantificato, non rimane statico e immodificabile nel tempo sia per via della rivalutazione, che per le circostanze e i fatti sopravvenuti, che coinvolgono la situazione patrimoniale dei coniugi. 

L’IMPORTO DELL’ASSEGNO DI MANTENIMENTO PUÒ ESSERE MODIFICATO?

  L’importo dell’assegno di mantenimento può essere modificato dal giudice o dalle parti in aumento o in diminuzione. Quando, successivamente alla quantificazione dell’assegno di mantenimento fissato in un certo tempo dato, si verificano variazioni nella situazione economica dei coniugi, entrambi sono legittimati a richiedere una revisione dell’importo, al fine di ottenere un adeguamento alla mutata condizione. Tra le nuove possibili circostanze sopravvenute si pensi, ad esempio, all’incremento o al deterioramento delle capacità economiche di un soggetto; oppure ancora alla costituzione di un nuovo nucleo familiare da parte di uno dei due coniugi; o ancora alle accresciute esigenze dei figli. Le circostanze suddette potranno essere dimostrate dalla parte interessata attraverso l’utilizzo di uninvestigatore privato. 

Come richiedere la revisione o revoca dell’assegno di mantenimento?

  La parte interessata, in presenza di motivi sopravvenuti idonei a modificare le condizioni economiche e patrimoniali esistenti al momento della determinazione del quantum dell’assegno, può dunque presentare istanza al Tribunale territorialmente competente la revisione o la revoca dell’assegno di mantenimento, allegando le prove delle circostanze che hanno determinato la richiesta medesima.   In proposito, la giurisprudenza, ha considerato legittima la richiesta di riduzione proporzionale dell’importo dell’assegno di mantenimento da parte del coniuge obbligato che abbia provato che il coniuge beneficiario abbia iniziato a svolgere una propria attività lavorativa percependo un proprio reddito, ovvero dimostrando che il coniuge avente diritto ha trovato impiego, anche se “in nero”.   E’ possibile, inoltre, ottenere la riduzione dell’assegno di mantenimento, se il coniuge obbligato subisca un peggioramento della propria capacità economica (ad esempio perdita del lavoro).In sede di revisione il giudice deve limitarsi a verificare se, ed in che misura, le circostanze, sopravvenute e dimostrate dalle parti, abbiano alterato l’equilibrio in tal modo raggiunto e adeguare l’importo, o lo stesso obbligo della contribuzione, alla nuova situazione patrimoniale-reddituale accertate. 

 

 

Nuova valutazione reddituale

  Occorre pertanto una rinnovata valutazione comparativa della situazione delle parti che tenga anche conto delle potenzialità economiche della nuova famiglia formata dall’obbligato. In particolare, secondo la giurisprudenza, il nuovo onere familiare non può determinare un allentamento dei doveri genitoriali nei confronti dei diritti economici dei figli generati in costanza del precedente nucleo familiare, per cui se il contributo di mantenimento originariamente fissato nei loro confronti corrisponda ad un importo adeguato alle necessità degli stessi, ma inferiore all’esborso che le capacità patrimoniali dell’obbligato avrebbero consentito, non può essere disposta alcuna riduzione, semmai, il contributo potrebbe essere aumentato, trovando maggiore capienza in ragione del fatto sopravvenuto della diversa capacità economica dell’obbligato, valutata anche alla luce dell’apporto del nuovo partner.   Tra i criteri fondamentali per la quantificazione del contributo di mantenimento a favore della prole poi, la legge attribuisce preminenza alle “attuali esigenze del figlio”. Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, l’aumento delle esigenze del figlio: “è notoriamente legato alla crescita e allo sviluppo della sua personalità”, non ha bisogno di specifica dimostrazione, legittimando di per sé la revisione dell’assegno di mantenimento, anche in mancanza di miglioramenti reddituali e patrimoniali del coniuge tenuto alla contribuzione, a condizione, tuttavia, che l’incremento del contributo di mantenimento, trovi capienza nelle “disponibilità patrimoniali dell’onerato”.   Infine, in sede di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio, nella valutazione comparativa delle rispettive condizioni economiche dei coniugi, il giudice dovrà tenere conto, inoltre, anche dell’eventuale convivenza more uxorio dell’avente diritto al mantenimento con un altro partner, poiché tale convivenza può incidere sulla sua reale situazione patrimoniale.   Il formarsi di una relazione familiare affidabile e stabile del coniuge creditore potrà quindi far richiedere legittimamente all’altro coniuge una riduzione dell’assegno di mantenimento, se ciò incide positivamente sulla concreta situazione economica del coniuge beneficiario, purché si tratti di una unione stabile, continua e regolare.  

Investigatore privato per indagini patrimoniali

  L’attività investigativa, espletata dall’ investigatore privato è finalizzata alla determinazione, revisione o revoca dell’assegno di mantenimento ha come obiettivo quindi, quello di raccogliere prove utili e utilizzabili in sede di giudizio che dimostrino il reale patrimonio e l’effettiva situazione finanziaria dell’ex coniuge (accertando, ad esempio, la sua effettiva situazione lavorativa, il suo tenore di vita, la sua condizione patrimoniale ed una sua eventuale convivenza successiva all'infedeltà magari perpretata mesi prima).   A conclusione dell’indagine svolta, lagenzia investigativa fornirà una relazione/dossier supportata da prove foto/video utilizzabile in sede giudiziaria. Qualora poi il giudice ritenesse opportuno procedere all’escussione dei testi, l’investigatore privato riporterà la propria prova testimoniale in giudizio dei fatti avvenuti e contenuti in relazione. Grazie alla collaborazione con Istituti Investigativi presenti su tutto il territorio nazionale siamo in grado di garantire tempestività massima nelle indagini. Tutte le indagini investigative che hanno lo scopo di documentare e a raccogliere prove per dimostrare se vi è stato un mutamento nello status quo della situazione economica di uno dei due coniugi o ex coniugi rispetto alla data della sentenza di separazione, e quindi necessaria per far ottenere, una revisione o revoca dell’assegno di mantenimento.   E’ possibile contattare l’agenzia investigativa, anche per una consulenza gratuita