Investigazioni Private - Il body shaming integra la diffamazione

Investigazioni Private - Il body shaming integra la diffamazione

 

Il body shaming è l'atto di manifestare apertamente un pensiero offensivo rispetto ad un'altra persona; ad esempio sulla sua taglia, età, capelli, vestiti ecc..
Può avere effetti negativi sull'autostima e sulla salute psico-fisica dell'individuo, ed è spesso basato su idee obsolete e discriminatorie di bellezza e perfezione.
Queste condotte, ci spiega il nostro investigatore privato a Trani, sono direttamente collegate a fenomeni sociali quali bullismo, stalking, mobbing ecc..

Cos'è il body shaming?

Umiliare qualcuno facendo commenti inappropriati o negativi sulla sua forma fisica o dimensione del corpo è senza ombra di dubbio body shaming. Oltre al "fat shaming" (parol offensive nei confronti di persone in sovrappeso o affette da obesità), si possono sentire commenti negativi anche su soggetti sottopeso o in riferimento a una specifica parte del corpo.

L'atto di body shaming può essere perpetrato in maniera diretta (tu per tu) o a distanza tramite internet e i social media. Commenti o domande apparentemente innoque come "Hai perso peso?" o "Hai davvero bisogno di mangiare tutto quello?" possono avere effetti devastanti e rappresentano body shaming.

La nostra cultura contemporanea, ossia quella del "selfie" e dei modelli falsi legati all'industria del cinema e della moda, enfatizza la bellezza esteriore a discapito delgli aspetti emotivi. Siamo costantemente bombardati da immagini di celebrità glamour su riviste, pubblicità, programmi televisivi e altri tipi di media. Il messaggio che si trasmette costantemente è che si dovrebbe avere un corpo perfetto e trovare modi per nascondere i propri difetti.
Si tratta ovviamente di messaggi sbagliati, assolutamente inapppropriati e da contrastare con una buona educazione che deve essere impartita fin dalla più tenera età a tutti i bambini.

Il body shaming sui social media

I social media tendono ad enfatizzare l'aspetto fisico degli utenti, mascherando eventuali difetti con filtri fotografici appositamente studiati, e rendono facile postare commenti offensivi sugli altri, magari su coloro che non si nascondono dietro un dito ed utilizzano il web per più nobili scopi.

Il body shaming sulle piattaforme digitali è legato al cyberbullismo, problema che la nostra agenzia investigativa conosce sin troppo bene, ma ci sono modi per combattere contro coloro che fanno body shaming online, superare il dolore e l'angoscia che causano e riconquistare il proprio senso di autostima.
Il primo passo da compiere è sempre quello di chiedere aiuto, di non lasciarsi abbattere da commenti stupidi, si rivolgersi a professionisti e, se nel caso, alle forze dell'ordine per denunciare l'eventuale diffamazione subita.

Secondo la giurisprudenza di legittimità, il body shaming può essere integrato nel reato di diffamazione o stalking, a seconda delle circostanze in cui essi si manifestano.
La diffamazione è il reato che consiste nell’offendere la reputazione altrui. Per farlo non occorrono parolacce e attacchi diretti: sono sufficienti anche sottili allusioni che, però, abbiano come risultato quello di ledere la dignità di una persona e la considerazione che ha presso gli altri.
Alla diffamazione sui social si applica la pena prevista dall'art 595, terzo comma, del codice penale. Si tratta di una diffamazione aggravata, punita in modo più severo rispetto alla diffamazione semplice.

Bisogna tener presente che il body shaming può avere effetti negativi sia a livello fisico che psicologico, sia a breve che a lungo termine, non è un problema da sottovalutare.