Infedeltà coniugale: anche su internet c’è addebito

Infedeltà coniugale: anche su internet c’è addebito

La relazione platonica instaurata tramite chat su Facebook o altro social network è fonte di responsabilità, salvo che la coppia fosse già in crisi.

Tradire su internet è come tradire fisicamente: è infatti considerata infedeltà coniugale la relazione intrattenuta dal marito o dalla moglie su chat o su Facebook, con un’altra persona, con la quale sia chiaro il desiderio fisico e/o l’innamoramento. Così, anche in questi casi, per il coniuge traditore scatta l’addebito salvo che questi riesca a dimostrare che il rapporto matrimoniale era già in crisi. A dirlo è la Cassazione con una sentenza di questa mattina.

La relazione platonica su internet

Più volte la giurisprudenza si è pronunciata sulla possibilità di dichiarare la responsabilità per il fallimento del matrimonio (cosiddetto addebito) nei confronti del coniuge che intrattenga una relazione platonica su internet. E tutte le volte in cui il rapporto telematico travalichi la semplice “amicizia virtuale”, sconfinando nel desiderio carnale o, comunque, in un legame sentimentale, non vi sono dubbi: per i giudici questo basta per essere dichiarati colpevoli della violazione dell’obbligo di fedeltà.

Ma chi intrattiene flirt virtuali può contare sulla “non punibilità” della sua azione se riesce a dimostrare che la vera causa della rottura del matrimonio non è stata la sua relazione su internet, ma essa va ricercata in situazioni pregresse, che già avevano sgretolato l’unità familiare. Insomma, basta la prova che la vita di coppia fosse già compromessa per non subire l’addebito.

In poche parole per gli Ermellini solo un rapporto tanto forte da ledere l’unione matrimoniale può essere causa di addebito.

Non è infatti sufficiente, scrive a chiare lettere la Suprema corte, la sola violazione del dovere di fedeltà, ma occorre verificare se tale violazione sia stata la vera causa della crisi coniugale oppure se essa sia intervenuta quando era già maturata una situazione di intollerabilità della convivenza.

Le relazioni extraconiugali online sono diventate sempre più comuni negli ultimi anni, grazie alla diffusione dei social network e delle piattaforme di messaggistica. Tuttavia, queste relazioni non sono semplici avventure virtuali, ma possono avere conseguenze significative nel contesto legale delle cause di separazione e divorzio.

Nel caso di un matrimonio in crisi, in cui uno dei coniugi intrattiene una relazione extraconiugale online, l'altro coniuge può utilizzare tale comportamento come prova di infedeltà coniugale. Le prove raccolte, come messaggi, foto o registrazioni vocali, possono essere presentate in tribunale per dimostrare l'adulterio e influire sulle decisioni riguardanti l'affidamento dei figli, gli assegni di mantenimento e la divisione dei beni.

Le relazioni extraconiugali online non sono considerate semplici flirt innocenti, ma rappresentano un tradimento emotivo e, in molti casi, anche fisico. La legge riconosce il valore di queste relazioni nel contesto delle cause di separazione, poiché possono danneggiare profondamente il legame coniugale e minare la fiducia reciproca.

Per le agenzie investigative specializzate in investigazioni coniugali, le relazioni extraconiugali online rappresentano un'area di intervento importante. Queste agenzie utilizzano tecniche di indagine avanzate per raccogliere prove digitali che possano supportare i casi di separazione e divorzio. Grazie alla loro esperienza nell'analisi delle comunicazioni online, nell'accesso a dati e informazioni digitali, e nella conservazione delle prove, le agenzie investigative possono svolgere un ruolo cruciale nell'ottenimento di prove concrete di infedeltà coniugale.

Per chi si trova coinvolto in una relazione extraconiugale online, è importante comprendere che le azioni compiute possono avere ripercussioni legali. Le conseguenze di un tradimento possono essere significative in termini di risoluzione del matrimonio e dei suoi aspetti finanziari e familiari. Pertanto, è fondamentale agire in modo consapevole e responsabile, evitando comportamenti che potrebbero compromettere ulteriormente la situazione.

In conclusione, le relazioni extraconiugali online hanno un peso legale rilevante nelle cause di separazione e divorzio. Le prove di infedeltà coniugale raccolte nel contesto digitale possono influire sulle decisioni prese dai tribunali, evidenziando il tradimento emotivo e fisico. Le agenzie investigative specializzate possono fornire un supporto essenziale per raccogliere le prove necessarie e garantire un trattamento equo dei casi di separazione coniugale legati alle relazioni online.

La prova della relazione via internet

La sentenza della Cassazione si “sposa” benissimo con quella, anch’essa recente, emessa dal Tribunale di Roma secondo la quale si possono utilizzare come prove dell’altrui tradimento anche i messaggini e le chat segrete, carpite di nascosto dal telefono del coniuge: non conta che ciò sia avvenuto in violazione della privacy.