Quando lo stalker è donna

Quando lo stalker è donna

Il ruolo inverso della donna stalker!

Quando lo stalker è donna: siamo abituati a pensare che lo stalking sia un reato commesso prevalentemente da uomini nei confronti di donne (quasi sempre ex partner che hanno deciso di chiudere una relazione tossica), bisogna però considerare che il reato di stalking si determina anche quando il persecutore è la donna e la vittima è l’uomo.
L’investigatore privato, nell’ambito dello svolgimento delle sue indagini per stalking e mobbing, si trova spesso a dover determinare la sussistenza di comportamenti persecutori perpetrati proprio da donne dei confronti di ex partner, e in tal caso le vessazioni non differiscono più di tanto da quelle poste in essere da uno stalker uomo, forse suscitano solo meno clamore mediatico.

Secondo recenti statistiche, le donne assumono il ruolo di stalker nel 30% circa dei casi esaminati, e in tal caso lo stalking viene perpetrato sia nei confronti di una persona dello stesso sesso, sia di quello opposto.

L’Istat conferma che nel 2018 le vittime maschili accertate di stalking sono state erano 3.505, un numero considerevole se relazionato al fatto che, in base a recenti ricerche, gli uomini denuncerebbero raramente i soprusi subiti da parte di una donna, forse per timore di essere oggetto di scherno da parte delle masse (non solo amici e parenti ma anche perfetti estranei che potrebbero apprendere la notizia).
Purtroppo la nostra società tende a sminuire (stupidamente) il pericolo legato a uno stalker donna e a enfatizzare quello derivante dall’azione di uno stalker uomo.

Quando il problema è la donna

  • Solitamente il profilo della stalker donna evidenzia i seguenti punti:

  • Donna eterosessuale;

  • Età compresa tra i 30 e i 35 anni;

  • Single (o divorziata)

  • Spesso affetta da patologie psichiatriche già note.

I punti sopra riportati non rappresentano una regola ma solo caratteristiche riscontrate in buona parte dei casi di stalking al femminile denunciate da uomini esasperati dalle continue vessazioni.

Rispetto allo stalker uomo, che il più delle volte dimostra comportamenti violenti con aggressioni sia fisiche che verbali ai danni della vittima (oggetto dei suoi desideri) e dei suoli parenti e/o amici, lo stalker donna sembrerebbe essere meno aggressiva e più “dispettosa”.
In questo caso la persecutrice punterebbe principalmente a “rovinare” la reputazione della sua vittima intromettendosi subdolamente nella sua vita privata, oppure compiendo atti di vandalismo verso beni quali auto, ufficio, abitazioni ecc..

Per il resto anche nei casi dello stalker donna valgono gli stessi identici principi generali stabiliti per il reato di stalking inteso in senso stretto.
Stalking: un termine utilizzato per indicare una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo, detto stalker, che affliggono un’altra persona, perseguitandola, generandole stati di paura e ansia, arrivando persino a compromettere lo svolgimento della normale vita quotidiana

Lo stalking è un reato disciplinato dall’ordinamento penale italiano con il Decreto Legge n. 11/2009, che ha introdotto nel codice penale l’articolo 612-bis il quale sancisce che il reato di stalking è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni, salvo che il fatto non costituisca reato più grave.
Rivolgersi ad una buona agenzia investigativa in grado di fornire prove concrete che dimostrino il reato di stalking in atto, è la cosa più saggia da fare.

Cosa ci ricorda la Legge

Occorre precisare che una recente sentenza della Corte di Cassazione, ha fornito nuove letture e linee guida utili alla determinazione del reato in questione:

Anche in assenza di un incontro reale tra stalker e vittima, ossia un incontro fisico tra persecutore e perseguitato, sono sufficienti alcuni messaggi inviati tramite WatsApp o altre applicazioni simili e una telefonata minacciosa per determinare quei sentimenti distruttivi che portano a modificare le abitudini della persona offesa. Ciò è quanto stabilito dalla Corte di Cassazioni con sentenza n. 61 del 2 gennaio 2019.

Dopo aver ascoltato la vittima di stalking, in base al caso preso in esame, l’investigatore privato può decidere di intraprendere differenti azioni:

  • Azioni di sorveglianza atte a garantire la sicurezza dell’assistito.
  • Acquisizione delle prove (video, foto, audio).
  • Profiling dello stalker: sussiste nello scoprire la sua identità nel caso in cui fosse ignota.
  • Testimonianza diretta dell’eventuale reato da lui osservato, fotografato, provato.

A indagine ultimata, l’investigatore privato consegnerà un fascicolo dettagliato contenente la descrizione dell’indagine e il materiale (le prove) raccolto.

Lo stalking femminile rappresenta una minaccia al pari di quello maschile e necessita quindi di interventi repentini e professionali a tutela della vittima e persino dello stesso stalker che spesso necessita di cure e supporto psichiatrico.

Stalking: un dramma senza fine

Stalking: un dramma senza fine

Le implicazioni legali dello stalking

Più volte abbiamo affrontato il tema scottante dello stalking, spiegando i meccanismi psicologici e criminologici alla base del problema, oggi entreremo più nel dettaglio illustrandovi alcuni esempi utili a comprendere l’importanza di non attendere, di denunciare immediatamente il proprio persecutore e di ingaggiare un buon investigatore privato per poter provare il reato subito.

Stalking: un reato sottovalutato

Ricercando le parole stalker e stalking nella sezione news del motore di ricerca Google, escono fuori migliaia di articoli di cronaca che, pur raccontando trame differenti, citano tutti il medesimo problema: il reato di stalking.

Sì, lo stalking è un reato che si configura quando avvengono atti persecutori, reiterati nel tempo, nei confronti della vittima. Questa persecuzione deve essere tale da causare uno stato d’ansia e una sensazione di pericolo imminente e costante nella vittima, modificando lo stato psichico della stessa.

Tornando alla cronaca, e prendendo per esempio una ricerca effettuata su Google il giorno 23/09/2023, è possibile rintracciare differenti articoli pubblicati su differenti testate giornalistiche, e la cosa preoccupante e che si riferiscono non a un singolo fatto ricondiviso ma ha fatti diversi, reati diversi.

Alcuni casi noti

  • Quotidiano di PugliaPicchia moglie e suocera, arrestato dalla Polizia per stalking;

  • Il resto del CarlinoAllarme anti stalking. Si avvicina al sindaco, arrestato un 37enne;

  • Castedduonline.it: Costringe l’ex compagna a nascondersi in una scuola e spintona i carabinieri: stalker arrestato a Villamassargia;

  • Il GiornoLo stalker delle lenzuola perseguita la ex: arrestato;

  • Roma Tooday: Stalker in trasferta suona il clacson sotto casa della ex e sveglia tutto il quartiere;

  • Il Fatto QuotidianoArrestato presunto stalker di Drew Barrymore, aveva tentato di entrare nella sua tenuta;

  • ANSAViola più volte le misure cautelari per stalking, arrestato.

Potremmo continuare e riportare decine, se non centinaia, di titoli giornalistici facenti riferimento ad altrettanti fatti di cronaca, ma non è nostra intenzione farvi perdere tempo, il nostro intento e quello di far puntare la lente di ingrandimento su un problema gravissimo.

La nostra agenzia investigativa, la Iuris Investigazioni, si occupa spesso di indagini per stalking, anzi, troppo spesso, vorremmo occuparcene di meno.

Il reato di stalking è disciplinato dalla giurisprudenza italiana a partire dal 2009, anno in cui è stato introdotto l’art. 612-bis nel codice penale.

Articolo 612 bis Codice Penale: Atti persecutori

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.

La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.

La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata.

Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale. La querela è comunque irrevocabile se il fatto è stato commesso mediante minacce reiterate nei modi di cui all’articolo 612, secondo comma. Si procede tuttavia d’ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio.

Indagine per stalking

Sempre più spesso riceviamo mandati per Stalking – Mobbing da vittime sia di sesso femminile che maschile, una volta presi i contatti con il Team Antistalking della Iuris Investigazioni questi segnalano la situazione al nostro Investigatore Privato il quale intervenire tempestivamente in situazioni del genere, con il fine di dimostrare il reato di “atti persecutori” e arginare il sempre più crescente e pericoloso fenomeno. In queste situazioni, il ricorso alla professionalità dell’investigatore privato risulta essere fondamentale se non indispensabile.

Spionaggio industriale e concorrenza sleale

Spionaggio industriale e concorrenza sleale

Concorrenza sleale e spionaggio industriale come prevenirlo

Spionaggio industriale e concorrenza sleale: lo spionaggio industriale è un fenomeno crescente che mette a dura prova le aziende di tutto il mondo. Grazie a questo articolo cercheremo di analizzare il ruolo cruciale svolto dal nostro investigatore privato nell’individuare e prevenire lo spionaggio industriale, esaminando le diverse forme che questa minaccia può assumere in relazione allo specifico contesto.

Le Forme Insidiose dello Spionaggio Industriale

Lo spionaggio industriale può manifestarsi in molte modalità e alcune volte persino i dipendenti o i collaboratori di un’azienda vengono coinvolti nell’estrapolazione illecita di informazioni sensibili che poi vengono utilizzate quasi sempre per atti di concorrenza sleale. Questi malfattori possono vendere segreti commerciali, codici sorgente o altre informazioni confidenziali a concorrenti o criminali, causando notevoli danni all’azienda vittima.

Anche lo Cyber Spionaggio rappresenta una forma insidiosa di spionaggio industriale sempre più diffusa e in grado di attaccare azienda a grande distanza, praticamente in tutto il mondo al patto che queste abbiano un database attaccabile dagli hacker. Gli hacker, infatti, possono facilmente intrufolarsi nei sistemi informatici aziendali al fine di rubare dati cruciali o informazioni aziendali riservate. Questo tipo di attività richiede competenze avanzate e può causare danni finanziari incalcolabili.

Un’altra forma comune di spionaggio industriale è furto di proprietà intellettuale. Questo coinvolge il furto o la copiatura non autorizzata di idee, brevetti, design o formule segrete di un’azienda. Queste informazioni possono essere utilizzate da concorrenti per ottenere un vantaggio competitivo indebito.

Il Ruolo degli Investigatori Privati

Gli investigatori privati svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro lo spionaggio industriale. Utilizzando le loro competenze e risorse, lavorano per proteggere le aziende dai rischi associati a questa minaccia. Ecco alcune delle attività chiave svolte dagli investigatori privati:

La nostra agenzia investigativa conduce indagini interne per identificare potenziali insider che potrebbero essere coinvolti nello spionaggio industriale, fornendo poi prove concrete che consentono ai responsabili aziendali di porre fine all’illecito in atto.

Nel caso di cyber spionaggio, i nostri investigatori privati sono esperti nell’analisi forense informatica e quindi possono identificare i segni che contraddistinguono la violazione dei sistemi operativi aziendali da parte di hacker, che solitamente si servono di software malevoli denominato malware.

A tal proposito i nostri tecnici lavorano anche sulla protezione dei dati, aiutando le aziende a rafforzare le misure di sicurezza informatica per futuri accessi non autorizzati.

Spionaggio industriale e concorrenza sleale | Agenzia investigativa

Per “Concorrenza sleale” si intende l’atto, o il comportamento, sleale, messo in pratica da un venditore X per avere la meglio nella ferocia disputa per accaparrarsi il cliente:

Questi atti, spesso denigratori o consistenti in menzogne e altri sotterfugi disonesti, non danneggiano solo l’imprenditore concorrente ma anche il cliente, privato della possibilità di scelta sulla base di una corretta e onesta informazione. Molti potrebbero chiedersi cosa ci sia di male nel “forzare un po’ la mano” al fine di guadagnare un nuovo cliente, la risposta è semplice, in Italia esiste un confine tra ciò che è lecito e ciò che non è lecito fare.
La nostra agenzia investigativa, svolge investigazioni aziendali e i nostri investigatori privati, sono qualificati nel riconoscere pratiche di Concorrenza Sleale e acquisirne prove valide legalmente

Falsi Sinistri Stradali: Un’Epidemia Nascosta

Falsi Sinistri Stradali: Un’Epidemia Nascosta

Falsi Sinistri Stradali: Un’Epidemia Nascosta

Nell’attuale panorama delle frodi assicurative, i “Falsi Sinistri Stradali” emergono come una minaccia crescente per le compagnie assicurative e i contribuenti. Questa pratica fraudolenta colpisce diversi settori della società, tra i quali il settore automobilistico interessato da un numero crescente di truffe automobilistiche per contrastare le quali è sempre più richiesto l’intervento di un buon investigatore privato.
Esploreremo in dettaglio questo fenomeno allarmante che da Nord a Sud dell’Italia mina la sicurezza dei cittadini e l’economia delle assicurazioni.

Le Truffe Automobilistiche

Le truffe automobilistiche in Italia rappresentano un’ampia fetta dei Falsi Sinistri Stradali. In molti casi, gli individui simulano incidenti stradali o denunciano danni superiori a quelli realmente subiti per ottenere indennizzi ingiustificati dalle compagnie assicurative. Questo comportamento scorretto non solo danneggia economicamente le assicurazioni, ma contribuisce notevolmente all’innalzamento delle polizze assicurative con danni che si ripercuotono anche sugli automobilisti onesti.

Queste truffe possono assumere molte forme, tra cui:

Incidenti Intenzionali: Alcuni conducenti deliberatamente causano incidenti o frenano improvvisamente per far sembrare che il conducente dietro di loro sia responsabile.

Danni Preesistenti: Alcuni individui presentano richieste di danni per danneggiamenti che esistevano già prima dell’incidente e che nulla avrebbero a che fare con il sinistro denunciato.

Passeggeri Fittizi: spesso i malfattori coinvolgono complici dichiarando che questi fossero presenti nell’auto durante l’incidente, anche se non c’erano, cercando di ottenere maggiori risarcimenti per oggetti danneggiati come orologi e altri oggetti di valore.

Gli Investigatori Privati e il contrasto alle Frodi Assicurative

Per contrastare le truffe automobilistiche e i Falsi Sinistri Stradali in generale, le compagnie assicurative spesso si affidano agli investigatori privati. Questi professionisti specializzati svolgono un ruolo cruciale nell’identificare le frodi e raccogliere prove legalmente valide in sede processuale.

Gli investigatori privati utilizzano una vasta gamma di strumenti per condurre indagini approfondite e si affidano a detective qualificati e in grado di svolgere al meglio le proprie mansioni nell’interesse del proprio mandante.

Gli investigatori visitano il luogo dell’incidente per raccogliere prove fisiche dell’evento denunciato, intervistare testimoni e verificare la veridicità delle affermazioni raccolte.

Le indagini spesso coinvolgono ricerche online e nei pubblici archivi per scoprire informazioni che possono svelare frodi pregresse. Inoltre, gli investigatori privati collaborano strettamente con le forze dell’ordine quando si scoprono prove di attività fraudolente, contribuendo così a portare i colpevoli di fronte alla giustizia.

Falsi Sinistri Stradali e le truffe automobilistiche rappresentano una seria minaccia per l’industria assicurativa e i contribuenti onesti.

Dispersione scolastica e microcriminalità

Dispersione scolastica e microcriminalità

Il degrado della scuola in Italia dispersione scolastica e microcriminalità

Dispersione scolastica e microcriminalità: in Italia è obbligatorio, per almeno 10 anni, mandare i propri figli (o i minori per i quali si possiede la potestà genitoriale) a scuola.
Questo si intende quando si sente parlare di Scuola dell’obbligo, con la quale si identifica, solitamente, il quinquennio della scuola elementare, il triennio delle scuole medie e un biennio delle scuole superiori.
Ogni investigatore privato si trova, prima o poi, ad affrontare casi di bullismodispersione scolastica, episodi legati a microcriminalità e baby gang, tutti eventi in qualche modo collegati all’ambito scolastico oltre che socio-economico locale.

L’adempimento dell’obbligo scolastico è disciplinato dalle seguenti leggi:

  • Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622:
    “L’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età”.

  • Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139, art. 1:

  • L’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni e si realizza secondo le disposizioni indicate all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296“.

  • Circolare Ministeriale 30/12/2010, n. 101, art. 1:
    “nell’attuale ordinamento l’obbligo di istruzione riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni.“.

In realtà l’obbligo scolastico in Italia venne introdotto con la Legge Casati, promulgata dal Ministro della Pubblica Istruzione Gabrio Casati nel 1860, quindi l’idea di fornire istruzione al popolo e obbligarlo a studiare, almeno il minimo indispensabile, è abbastanza datata e legata al concetto basilare secondo il quale la cultura generale riduce la criminalità in ogni suo aspetto.

Purtroppo al giorno d’oggi, chi non manda i minori a scuola per motivi ingiustificabili, non rischia poi troppo.
Non iscrivere i bambini alle scuole primarie è un reato punito con un’ammenda di 30 euro, certamente una multa simile non rappresenta un deterrente valido.
Attualmente (08/09/2023), l’esecutivo del Governo in carica sta tentando di approvare un insieme di norme che puntano a contrastare il fenomeno della criminalità minorile e delle baby gang che, secondo report investigativi, hanno persino agganci con le storiche organizzazioni criminali come Camorra, ‘Ndrangheta ecc…
Nello specifico l’intenzione del Governo Meloni è di introdurre l’articolo 570-ter al codice penale, prevedendo che il genitore che non manda alla scuola dell’obbligo il figlio «è punito con la reclusione fino a due anni».

Investigatore privato | Controllo minori

Controllo Giovani o Controllo Minori e Frequentazioni è uno dei più importanti servizi offerti dalla nostra Agenzia Investigativa, la Iuris Investigazioni, che a tal proposito dispone di speciali squadre di investigatori di giovane età, pronti a mimetizzarsi in zone e luoghi normalmente accessibili solo a ragazzi o minorenni.
Non solo il bullismo rientra tra i casi in cui il minore dovrebbe essere controllato da un investigatore privato, traffico di stupefacenti, abuso di alcolici (alcol e giovani rappresentano un binomio pericoloso), frequentazioni di ambienti legati alla microcriminalità (baby gang), prostituzione minorile, uso di droghe (che sia cocaina o le cosiddette droghe leggere, un’attenta sorveglianza evita problematiche maggiori), sono solo alcune delle circostanze in cui sarebbe opportuno instaurare un controllo sui minori a tutela dei loro interessi e il più delle volte tali dipendenze ( come ad esempio l’alcolismo giovanile) partono da cattive frequentazione.

Dispersione scolastica e microcriminalità cosa dice la legge

La legge consente agli investigatori privati di seguire il minore e documentare tutto, così che una volta consegnata la relazione investigativa con prove foto e video, potranno prender decisioni con maggiore consapevolezza.

La dispersione scolastica, statisticamente misurata, fornisce il livello di disaggio che i giovani vivono nel contesto socio-culturale nel quale sono costretti a “sopravvivere”.
Solitamente i giovani lasciano la scuola, o la frequentano in modo irregolare, non solo per svogliatezza ma anche per gravi motivi socio-economici:

  • Povertà della famiglia
  • Differenze culturali
  • Incertezza nel futuro
  • Insicurezza personale
  • Mancanza di fiducia verso le istituzioni
  • Senso di abbandono

Questi e altri motivi non solo spingono i giovani a non frequentare la scuola o a frequentarla in maniera saltuaria, ma quasi giustificano le famiglie a non intervenire per costringere i ragazzi a fare la scelta giusta, l’unica scelta che potrebbe garantirgli un futuro migliore: studiare.