La violenza tra i ragazzi

La violenza tra i ragazzi

La violenza tra i ragazzi

La violenza tra i ragazzi è un fenomeno complesso e in costante evoluzione soprattutto nell’attuale contesto socio-culturale italiano che purtroppo non offre particolari tutele e allettanti prospettive per i nostri giovani.

Conoscere le cause profonde di questo comportamento e implementare strategie preventive è essenziale per creare un ambiente più sicuro e sostenibile per tutti, ma a volte ciò non basta, in questi casi i genitori possono rivolgersi all’investigatore privato e richiedere un indagine per controllo minori.

Diversi fattori possono contribuire alla manifestazione di comportamenti violenti tra i giovani o i giovanissimi. Le esperienze familiari difficili, la mancanza di modelli positivi ai quali ispirarsi, problemi di salute mentale (il più delle volte non riconosciuti dalle famiglie), la pressione sociale e la mancanza di supporto emotivo possono influenzare negativamente il comportamento giovanile. È essenziale riconoscere questi fattori di rischio per intervenire in modo tempestivo ed efficace. Una delle chiavi per affrontare la violenza tra i ragazzi è l’educazione emotiva. Insegnare ai giovani a riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni è fondamentale per prevenire comportamenti violenti, bullismo, associazioni criminali minorili quali le terribili baby gang. Programmi scolastici e familiari che integrano l’educazione emotiva possono fornire agli adolescenti gli strumenti necessari per affrontare le sfide quotidiane in modo costruttivo.

La comunità gioca un ruolo cruciale nella prevenzione della violenza giovanile.

Creare ambienti inclusivi, fornire risorse e opportunità, e promuovere la connessione tra i giovani sono passi importanti verso la costruzione di comunità più resilienti. Inoltre, l’identificazione precoce di situazioni a rischio e l’offerta di supporto professionale adeguato come i servizi offerti dalle agenzie investigative possono contribuire a mitigare il rischio di comportamenti violenti. Non dimentichiamo che BULLISMO E CYBERBULLISMO sono due fenomeni sociali in costante aumento nella nostra Nazione. Ben il 47,7% dei nostri ragazzi è vittima di bullismo o cyberbullismo e il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico, seguito dalla condizione socioculturale effettiva o presunta.

Promuovere la mediazione e la risoluzione dei conflitti è essenziale per gestire le controversie in modo pacifico. Insegnare ai ragazzi a comunicare in modo efficace, ascoltarsi reciprocamente e cercare soluzioni costruttive può ridurre il ricorso alla violenza come mezzo per risolvere i conflitti, soprattutto quelli legati ai primi amori e alle prime tempeste ormonali. La maggior parte delle aggressioni tra i ragazzi ha origine in problemi nell’ambito delle relazioni amorose, rivalità tra adolescenti che si contendono il medesimo ragazzo o la medesima ragazza e che spesso sfociano in reati gravi o gravissimi come lesioni e addirittura omicidi.

L’Importanza del Coinvolgimento dei Genitori:

Il coinvolgimento dei genitori è fondamentale nella prevenzione della violenza tra i ragazzi. Creare un ambiente domestico stabile, comunicare apertamente con i figli, essere modelli positivi di comportamento e partecipare attivamente alla vita dei giovani sono elementi chiave per influenzare positivamente il loro sviluppo.

L’investigatore privato può supportare positivamente il ruolo del genitore nel controllo dei propri figli. Del resto un genitore riconosce quando il figlio è strano, quando il figlio sta prendendo brutte strade o brutte frequentazioni.

Quando il genitore si accorge del possibile problema, è proprio questo il momento giusto per incaricare un Investigatore Privato specializzato in Controllo Giovani; un investigazione ha come fine quello di fermare il tutto prima che sia troppo tardi, prima che il giovane ragazzo prenda strade sbagliate.

Violazione dell’obbligo di fedeltà

Violazione dell’obbligo di fedeltà

Che cosa vuol dire obbligo di fedeltà

Violazione dell’obbligo di fedeltà: durante il rito del matrimonio, ci si accorge che il celebrante (in Italia) a un certo punto legge con voce autorevole l’art. 143 del codice civile che indica i diritti e i doveri reciproci dei coniugi.

Potrebbe sembrare parte del rituale, scenografia insomma, invece quell’articolo non è da sottovalutare in quanto il matrimonio è una cosa seria anche dal punto di vista giuridico, al pari di un contratto di fatto basato soprattutto sull’obbligo alla reciproca fedeltà tra le parti.

In passato, l’infedeltà coniugale era considerata addirittura un illecito penale, anche se la legge puniva soprattutto la donna adultera in un contesto di società patriarcale che il più delle volte graziava l’uomo fedifrago. Fortunatamente le cose sono cambiate ha seguito della riforma del 1975, che imponeva l’attribuzione dell’addebito (ossia la colpa dello scioglimento del matrimonio) al coniuge traditore, il quale perdeva il diritto al mantenimento e i diritti successori per morte (imposizione tutt’ora in vigore).

Cosa dice la Legge

A ciò si aggiunge un verdetto della corte di Cassazione del 2005 che specificava come, in determinate circostanze, il coniuge avesse diritto anche ad un risarcimento, soprattutto qualora fossero stati lesi i diritti fondamentali della persona.

Secondo la giurisprudenza, la fedeltà è da intendere non solo come astensione da relazioni extraconiugali, ma quale impegno di non tradire la reciproca fiducia ovvero di non tradire il rapporto di dedizione fisica e spirituale tra i coniugi, che dura quanto dura il matrimonio.

Per tali ragioni l’infedeltà si determina anche nei casi in cui si certificasse una relazione affettiva (non per forza di natura sessuale) tra uno dei coniugi e una terza persona, qualora tale relazione ledesse la fiducia del partner tradito.
In questa nuova visione del tradimento è possibile individuare il cosiddetto flirt, anche se perpetrato tramite applicazioni di messaggistica, social network, SMS ecc…

Cosa comporta la violazione dell’obbligo di fedeltà

Per poter ottenere giustizia dopo aver subito un tradimento, che comporta evidentemente ripercussioni sul piano psicofisico per il coniuge tradito, occorre provare, in sede di giudizio di essere vittima del misfatto.
A tal proposito il coniuge che sospettasse di essere vittima del tradimento coniugale può farsi assistere da un investigatore privato.
Ogni agenzia investigativa che si rispetti, offre il servizio di indagine per infedeltà coniugale, indispensabile per poter raccogliere prove legalmente valide a sostegno delle tesi del partner tradito.Il sopracitato art. 143 del codice civile, indica quanto segue:

Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri [151, 160, 316; 29, 30 Cost.].

Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale [146], alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione [107, 146; 570 c.p.].

Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia [146, 186, 193].”

Violare uno o più doveri che derivano dal matrimonio significa giustificare una separazione che avrebbe come conseguenza l’addebito della stessa nei confronti del partner inadempiente.

Lettere anonime illegali

Lettere anonime illegali

L’anonimato in una lettera pratica mai dimenticata

Lettere anonime illegali: credevate che le lettere anonime fossero passate di moda nell’era delle chat e dei social network?
Non è così, infatti l’utilizzo della classica carta e penna utili per scrivere lettere anonime rappresenta l’unico mezzo per coloro che desiderano mantenere segreta la propria identità nell’invio di messaggi, il più delle volte compromettenti.

Questa scelta si rende necessaria poiché i moderni servizi digitali di comunicazione lasciano sempre una traccia inequivocabile del mittente e le analisi forensi su PC, smartphone e tablet può recuperare anche i dati cancellati, smascherando l’autore del messaggio e inchiodandolo alle sue responsabilità civili e/o penali.
L’anonimato grafico può manifestarsi non solo attraverso un testo privo di firma, ma anche tramite un messaggio firmato con un nome fittizio o inesistente, prodotto dalla fantasia, una firma contraffatta o persino attraverso l’uso di simboli, sigle o altri elementi.
Rivolgersi a un investigatore privato per smascherare l’autore di una lettera anonima, soprattutto se dal contenuto illecito, può rivelarsi la scelta vincente.

Utilizzo illecito delle lettere anonime illegali

L’uso di lettere anonime può essere problematico quando viene impiegato per scopi illeciti o dannosi come ad esempio:

Minacce: Invio di lettere anonime contenenti minacce di violenza, danni fisici o altri atti dannosi; spesso gli stalker utilizzano proprio queste tecniche per infierire sulle loro vittime.

Estorsioni: Richiesta di denaro o di altri benefici attraverso minacce di rivelare informazioni compromettenti o diffamatorie.

Diffamazione: Diffusione di informazioni false, dannose o diffamatorie su una persona o un’organizzazione senza dover affrontare le conseguenze legali dovute a diffamazione.

Mobbing: Invio di messaggi intimidatori od offensivi per danneggiare la reputazione di un individuo o creare conflitti.

Sabotaggio aziendale: Invio di informazioni false o dannose a un’azienda per danneggiarne la reputazione o le operazioni, spesso utilizzate anche nell’ambito della concorrenza sleale per indebolire l’avversario commerciale scomodo.

Ricatti: Richiesta di denaro o favori in cambio della non divulgazione di informazioni compromettenti.

Azioni Discriminatorie: Invio di contenuti discriminatori, razzisti o sessisti per creare tensioni o danneggiare relazioni interpersonali.

Creazione di Panico: Diffusione di notizie false o minacciose con l’obiettivo di creare panico o paura nella comunità.

È importante sottolineare che questi utilizzi dell’anonimato sono non solo moralmente riprovevoli ma spesso illegali, poiché violano leggi che tutelano la sicurezza, la privacy e la reputazione delle persone e delle organizzazioni

Agenzia Investigativa contro l’anonimato

Per avviare un’indagine volta a identificare l’autore di una lettera anonima, è consigliabile che il destinatario conservi accuratamente gli originali di ogni lettera ricevuta, mantenendoli in ordine cronologico e senza apportare alcuna modifica. L‘investigatore privato, grazie alla sua esperienza e a specifiche competenze in ambito investigativo, potrà decidere le modalità migliori per poter avviare l’indagine.
È altresì fondamentale conservare le buste corredate dal rispettivo francobollo e timbro postale; prendere nota e documentare qualsiasi comportamento o evento insolito (come ad esempio danneggiamenti a proprietà da parte di individui sconosciuti, scherzi telefonici, atti di vandalismo di vario genere).
Queste precauzioni possono costituire elementi cruciali per facilitare le indagini del detective e individuare il responsabile dietro la comunicazione anonima.

Tramite una perizia calligrafica sarà poi possibile individuare alcune caratteristiche dell’autore dello scritto, come ad esempio i tratti comportamentali, eventuali difetti fisici ecc…

L’agenzia investigativa analizzerà ogni dettaglio possibile: La tipologia della carta utilizzata, il francobollo, la presenza di eventuali impronte digitali ecc…

Rivolgersi a un’agenzia investigativa anziché indagare autonomamente è importante per diversi motivi. Le agenzie hanno esperienza, risorse e competenze specializzate nell’effettuare indagini in modo professionale, garantendo una raccolta di prove legale ed efficace. Inoltre, proteggono la privacy e la sicurezza del cliente, gestendo le indagini con discrezione. Affidarsi a professionisti riduce il rischio di errori procedurali e massimizza le possibilità di ottenere risultati affidabili e utili in situazioni complesse.

Esclusiva Commerciale

Esclusiva Commerciale

Esclusiva Commerciale

Riteniamo giusto spendere qualche paragrafo per chiarire il concetto di “esclusiva commerciale“, garantita da contratti (definiti appunto contratti di esclusiva commerciale) e quindi tutelati dal nostro ordinamento giuridico.
Trattiamo questo delicato argomento, anche se in maniera sintetica e semplificata, perché il nostro investigatore privato, nell’ambito delle indagini aziendali, è spesso chiamato a garantire che tali prescrizioni siano rispettate e che le proprietà intellettuali siano tutelate.

Che cos’è l’esclusiva commerciale?

L’esclusiva commerciale regola il diritto di un’azienda o di un individuo di vendere o distribuire un determinato prodotto o servizio in un territorio specifico o per un periodo definito.

I contratti di lavoro possono includere varie clausole mirate a salvaguardare gli interessi tanto del datore di lavoro quanto del dipendente. L’accettazione e la validità di tali accordi sono vincolate alla documentazione scritta confermata da entrambe le parti coinvolte. Un esempio comune è rappresentato dal “patto di esclusiva“, noto anche come clausola di esclusività, il quale implica che il dipendente si obbliga a prestare i propri servizi esclusivamente presso il datore di lavoro specificato.

Il diritto di esclusiva

L’articolo 1743 del codice civile sancisce quanto segue:

(Diritto di esclusiva).

Il preponente non può valersi contemporaneamente di più agenti nella stessa zona e per lo stesso ramo di attività, nè l’agente può assumere l’incarico di trattare nella stessa zona e per lo stesso ramo gli affari di più imprese in concorrenza tra loro.

Nei rapporti lavorativi in ambito commerciale, quindi, ne conseguono due obblighi:

  • Il fornitore è obbligato a vendere a un unico distributore il suo prodotto.

  • Il distributore non può lavorare contemporaneamente per concorrenti del suo fornitore.

Di fatto, la clausola di esclusiva impone a chi fornisce una prestazione o un servizio di rispettare i doveri contrattuali, che ovviamente devono rispettare i seguenti punti:

  • Un accordo di esclusiva commerciale deve essere un contratto legalmente valido e registrato, quindi deve rispettare i requisiti legali per essere giuridicamente vincolante.

  • L’accordo di esclusiva commerciale deve essere conforme alle leggi antitrust del paese in cui è stipulato.

  • Entrambe le parti interessate devono rispettare rigorosamente i termini contrattuali stabiliti.

La violazione del patto può comportare un licenziamento per giusta causa, ossia una forma di licenziamento immediato, senza preavviso, che può essere effettuato dall’azienda in caso di comportamento gravemente lesivo degli interessi aziendali da parte del dipendente.

I datori di lavoro possono adottare misure preventive per proteggersi da possibili violazioni del patto di esclusiva o da attività di spionaggio industriale, in quanto tali comportamenti potrebbero causare danni economici all’azienda e disservizi tali da incidere anche sulla quotidianità dei fruitori dei servizi. Per questo motivo, è consigliabile consultare agenzie investigative specializzate come noi della Iuris Investigazioni, al fine di condurre indagini di controllo all’interno dell’azienda o sulle attività di specifici dipendenti. Questo approccio mira non solo a prevenire la violazione del patto di esclusiva ma anche a evitare eventuali pratiche di concorrenza sleale.

Il ruolo dell’investigatore privato

In realtà il lavoro dell’investigatore privato va ben oltre e nell’ambito aziendale possiamo indicare 5 punti per cui sarebbe sempre utile rivolgersi al professionista delle investigazioni, evitando le indagini “fai da te”:

  1. Indagini su Sospette Attività Fraudolente: Un investigatore privato può essere utile per condurre indagini su attività fraudolente o comportamenti sospetti all’interno di un’azienda o tra i dipendenti. Questo può includere frodi, furti, o altre pratiche illecite che potrebbero danneggiare l’azienda.
  2. Violazione di Patti Contrattuali: Nel caso di violazioni contrattuali, come ad esempio il mancato rispetto di un patto di esclusiva da parte di un dipendente, un investigatore privato può raccogliere prove necessarie per supportare eventuali azioni legali e tutelare gli interessi del datore di lavoro.
  3. Sicurezza Aziendale: Gli investigatori privati possono essere impiegati per valutare la sicurezza aziendale, identificare vulnerabilità e prevenire potenziali minacce. Ciò include la valutazione delle misure di sicurezza fisiche e digitali per garantire un ambiente aziendale sicuro.
  4. Ricerca di Persone Mancanti o Debitori: Nelle situazioni in cui si rende necessario individuare persone mancanti, debitori o testimoni chiave, un investigatore privato può svolgere un ruolo cruciale nel reperire informazioni e localizzare tali individui.
  5. Concorrenza Sleale: Nel contesto degli affari, un investigatore privato può essere incaricato di raccogliere informazioni su pratiche di concorrenza sleale da parte di altre aziende. Ciò può includere la raccolta di prove su violazioni di brevetti, copie non autorizzate di prodotti o altre azioni che danneggiano la concorrenza leale.
Assenteismo dei dipendenti pubblici

Assenteismo dei dipendenti pubblici

Contrasto al fenomeno dell’assenteismo

Assenteismo dei dipendenti pubblici: l’ agenzia investigativa si occupa spesso di indagini per assenteismo dal posto di lavoro.
Qualcuno potrebbe pensare che tale problema interessi principalmente le aziende e che, in generale, le problematiche annesse gravino sul datore di lavoro e sulla produzione aziendale.
Non è così; l’assenteismo è un fenomeno che colpisce anche e soprattutto il settore del pubblico servizio (enti pubblici) e spesso è causa dei numerosi disservizi che gravano proprio sulla cittadinanza (fruitori dei servizi pubblici).

Quando vi recate in qualche ufficio (Comune, Asl, Regione ecc.) E trovate aperti 2 sportelli su 6; oppure quando dopo 2 ore di attesa l’impiegato vi informa che dovrete rifare la fila il giorno dopo per l’assenza del collega addetto alla determinata funzione, potreste essere proprio vittime inconsapevoli del fenomeno dell’assenteismo dal posto di lavoro.

Assenteismo, il caso del Comune di Corsico

Sul quotidiano online “Il Giorno” è presente un interessante articolo che titola: Corsico, il Comune assolda un investigatore privato per controllare i dipendenti assenti.
Un chiaro caso di assenteismo nel quale un ente pubblico, in questo caso il Comune” assolda un investigatore privato per verificare la correttezza degli impiegati.
In merito alla decisione è scoppiata la protesta dei principali sindacati che reputano inaccettabile la decisione dell’ente, ma dagli uffici comunali fanno sapere di non avere alcuna intenzione di tirarsi in dietro.
Per l’amministrazione le verifiche servono “a tutelare da eventuali abusi l’Amministrazione comunale e tutti i dipendenti che svolgono il loro lavoro con dedizione e professionalità. I diritti sono indiscutibili e vanno tutelati. Proprio per questa ragione è necessario effettuare controlli su chi, talvolta in modo anche palese, abusa dei diritti dei lavoratori”, come è possibile evincere dall’articolo sopra citato.

Ma può un ente pubblico incaricare un investigatore privato affinché indaghi sui dipendenti per sospetti relativi all’assenteismo ingiustificato?

Stando alla sentenza numero 36954/2016 della Seconda Sezione Giurisdizionale Centrale d’Appello della Corte dei Conti di Roma, Sì, è possibile.
Infatti secondo quanti stabilito, la pubblica amministrazione può avvalersi di agenzie di investigazioni private al fine di provare eventuali infedeltà dei propri dipendenti.

Indagine per assenteismo dei dipendenti pubblici

L’ assenteismo sul lavoro è un fenomeno purtroppo molto diffuso in Italia, da Nord a Sud, sia nel settore pubblico che in quello privato. Rappresenta un malcostume che può pregiudicare la capacità produttiva e l’organizzazione di un’azienda o di un ente pubblico. Per tale motivo, il datore di lavoro, avverte sempre più la necessità di verificare, con mezzi leciti, la correttezza dei propri dipendenti, affidandosi alla professionalità e alla competenza di Agenzia Investigative e dunque dell’Investigatore Privato – legalmente autorizzato.

L’assenteismo consiste nel abbandonare il luogo di lavoro senza alcun valido motivo, oppure presentando delle false motivazioni. Una condotta scorretta che si sconta anche con l’obbligo di fedeltà del lavoratore nei confronti del datore di lavoro, previsto dall’articolo 2105 del Codice Civile.

Qualora l’agenzia investigativa riuscisse a fornire le prove dell’illecito perpetrato, il datore di lavoro sarebbe autorizzato a porre in essere il “licenziamento per giusta causa”, legalmente riconosciuto.