Codice della strada 2023

Codice della strada 2023

Novità del codice della strada

Codice della strada 2023: un buon investigatore privato basa gran parte del suo lavoro nel pedinare il soggetto o i soggetti sottoposti a indagine investigativa.
Ciò implica l’uso, a volte prolungato nel tempo, di automobili e motocicli, ergo il 
detective deve possedere, otre che intuito investigativo e specifiche competenze tecnico-giuridiche, anche un’ottima capacità di guida.

Investigatore privato e codice della strada

Chi decide di richiedere i servizi di un’ agenzia investigativa, è consapevole del fatto che gli investigatori privati non sono agenti di polizia, militari, agenti segreti o altre figure spesso millantate in romanzi e film.
L’ investigatore privato
 non può mai violare la legge e/o il suo codice deontologico, deve rispettare le norme giuridiche come ogni libero cittadino e tra queste rientrano anche le norme del codice della strada.
Dimenticatevi quindi di inseguimenti spettacolari, sorpassi azzardati e azioni quali passare con il rosso al semaforo, imboccare strade in senso vietato e via discorrendo.
La vita reale è ben diversa dalla finzione e un 
detective privato rischia multe e denunce se non rispetta la legge.

Le regole da rispettare

A tal proposito è lecito ricordare che il Consiglio dei ministri ha approvato in Luglio 2023 il disegno di legge per le modifiche al Codice della Strada che renderanno più severe le sanzioni e introdurranno nuove regole.
Il provvedimento, ribattezzato “tolleranza zero”, prevede l’inasprimento delle pene contro:

  • chi guida utilizzando il cellulare o altri strumenti affini,

  • chi si mette alla guida in stato di ebrezza,

  • chi fuma mentre guida,

  • chi si mette in auto dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti.

A questi nuovi divieti seguono norme più severe in tema di regolamentazione degli autovelox; nuovi limiti su velocità e potenza delle autovetture utilizzabili dai neopatentati e l’obbligo di indossare il casco sui monopattini, che per altro potranno circolare solo se muniti di targa e assicurazione.

L’ investigatore privato ha quindi la facoltà di intraprendere indagini per conto di privati cittadini, enti pubblici, aziende e studi legali (ad esempio nell’ambito dei processi penali), al fine di ricercare elementi di prova utili in sede di processo.
Non può in nessun caso violare la legge poiché non è un soggetto dotato di poteri speciali alla 
James Bond.

Investigatori privati in monopattino

Immaginare un detective privato in auto o in moto non è poi così difficile, del resto sono probabilmente i mezzi di trasporto più utilizzati dalla popolazione civile che certamente non viaggia su trattori o autocingolati.
Negli ultimi anni però la società si è evoluta e i monopattini elettrici sono prepotentemente comparsi sulle nostre strade unendo l’utilità di un mezzo di trasporto maneggevole ed economico al pericolo della mancanza di specifiche norme che potessero garantire la sicurezza di pedoni, autovetture e degli stessi utilizzatori del monopattino.
Il monopattino risulta essere un mezzo di trasporto utilissimo per un pedinamento se utilizzato correttamente e nel rispetto di tutte le norme vigenti.

Rispettare il codice della strada

Il nuovo Codice della Strada (sarebbe più corretto parlare di nuove norme a integrazione di quelle già presenti nel codice della strada) impongono anche presenta regole precise per gli utilizzatori dei monopattini che, ad esempio dovranno avere una targa e un’assicurazione. Dovranno altresì essere dotati di indicatori luminosi per freno e svolta a destra e a sinistra (le frecce per intenderci) ed è loro fatto divieto assoluto di circolazione contromano e sulle strade con limite superiore a 50 km/h.

Queste e altre norme renderanno il mezzo meno idoneo all’utilizzo da parte delle agenzie investigative durante le operazioni di pedinamento?
Assolutamente no, renderanno solo più piacevoli le nostre passeggiate e più sicure le nostre strade.

Il Codice della Strada, approvato con Decreto Legislativo n. 285 il 30 aprile 1992, comprende ben 245 articoli ed è entrato in vigore il 1° gennaio 1993.
Si tratta, in sintesi, di un insieme di norme giuridiche emanate per disciplinare la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali.
Le nuove norme sopra riportate, spesso definite impropriamente “
nuovo codice della strada 2023” sono attualmente (27/07/2023) in fase di iter legislativo per la futura approvazione, quindi potrebbero subire variazioni, anche se è opinione comune che tali resteranno fino alla loro entrata in vigore verso la fine del 2023.

Come cercare un investigatore privato

Come cercare un investigatore privato

Quando e come cercare un buon investigatore privato

Come cercare un investigatore privato: ovviamente adatto alle proprie esigenze sembrerebbe piuttosto semplice, al giorno d’oggi esistono numerosi strumenti utili allo scopo, e proprio l’abnorme varietà di questi canali rende la ricerca più difficoltosa del previsto.
Solitamente i canali prediletti possono essere suddivisi in due grandi categorie:

  1. Passaparola, uno dei mezzi di comunicazione più vecchi del mondo.

  2. Ricerche online tramite motori di ricerca e siti web dedicati.

Cercare una buona agenzia investigativa: primi passi

Il passaparola è certamente un utilissimo e potente strumento di marketing, l’importante è saperlo sfruttare al meglio e conoscerne limiti e potenzialità.
Un’ agenzia investigativa può anche decidere di utilizzare questo canale comunicativo per raggiungere i suoi clienti, ma deve selezionare bene il target di riferimento e considerare che il passaparola può essere un arma a doppio taglio se scaturito da un piano di marketing e non da naturali processi di condivisione di un feedback positivo sull’operato e i servizi proposti dall’agenzia stessa.
l’82% dei cittadini europei e il 76% degli italiani coinvolti in un indagine effettuata da Nielsen nel 2015, reputano attendibili i consigli provenienti da fonti quali famigliari, conoscenti e amici. Quindi il passaparola si conferma uno dei mezzi migliori che il cittadino abbia per poter scegliere il suo investigatore privato di fiducia.
Chiaramente, allo stesso modo con cui il consiglio può essere positivo rispetto all’operato di un detective privato, potrebbe anche essere negativo e mettere in guardia dal rivolgersi a una certa agenzia investigativa, per vari motivi.
Come cercare un investigatore privato? La prima cosa che potrebbe fare una persona che intenda rivolgersi a un investigatore privato è quella di chiedere consiglio a un amico o un parente:

  • “Scusa, conosci un bravo investigatore privato?”

  • “Sai se qui in zona c’è una buona agenzia investigativa?”

  • “Per caso, conosci un detective privato serio?”

  • “Hai mai sentito parlare di Iuris Investigazioni?”

Cercare online il professionista giusto

Queste sono solo alcune delle probabili domande che l’individuo porrebbe a un suo conoscente per poter valutare la soluzione migliore e quindi eventualmente scegliere l’agenzia investigativa più adatta alle sue esigenze.

L’altra strada, quella preferita soprattutto dalle generazioni più avvezze all’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione, è la via telematica: motori di ricerca, social network, siti web.
Quando dobbiamo acquistare un prodotto o un servizio per risolvere un problema, la prima cosa che facciamo è documentarci, e lo stesso vale per la scelta di un investigatore privato.

  • Quale è il migliore investigatore privato nella mia zona di residenza?

  • Quanto costa un investigatore privato?

  • Quali servizi offre questa agenzia investigativa?

  • Questo investigatore privato offre solo indagini per infedeltà coniugale o anche quelle per stalking e mobbing?

Sono tanti i dubbi da chiarire e internet certamente è un valido supporto, se adoperato correttamente e con cognizione di causa.

Come trovare un investigatore privato su Google

Google è un motore di ricerca che analizza i dati e fornisce dei risultati dopo aver digitato una o più parole chiave, quindi i presupposti per poter svolgere una buona ricerca e poter scegliere una buona agenzia investigativa sono due:

  1. L’agenzia investigativa deve essere presente sul web tramite un proprio sito internet, pagine sui social network ecc..

  2. L’utente deve saper selezionare le giuste parole chiave per poter sfruttare al massimo la potenza di Google.

Per quanto riguarda il primo punto non credo ci siano grandi difficoltà, al giorno d’oggi è impossibile che un investigatore privato non sia presente sul web tramite un proprio sito internet.
Più difficile è invece scegliere le giuste parole da fornire al motore di ricerca, queste devono poter considerare diversi fattori:

Alcuni esempi di frasi da utilizzare all’interno del motore di ricerca di Google sono le seguenti:

  • investigatore privato Trani;

  • investigatore privato Puglia;

  • Iuris Investigazioni agenzia investigativa;

  • Infedeltà coniugale Bari;

Queste e altre frasi tengono in considerazione tutti gli aspetti elencati in precedenza e contestualizzano la ricerca consentendo a Google di mostrare i migliori risultati possibili, quelli più attinenti alle necessità dell’utente.

In poche parole: scegliere un buon investigatore privato non è mai stato così facile, il problema ulteriore risiede nella scelta di un investigatore qualificato.

Cosa si intende per investigatore privato qualificato?

Un buon investigatore privato è un professionista in possesso di particolari titoli di studio, di esperienza pluriennale sotto altra agenzia investigativa e di regolare licenza rilasciata dal Prefetto.
Tra i titoli di studio richiesti spicca la laurea in Scienza dell’investigazione: un insieme di discipline che si occupano dello studio e dell’applicazione di metodi scientifici nell’ambito delle indagini investigative.
U
na delle principali aree di interesse per le scienze dell’investigazione è l’analisi della scena del crimine (Ai sensi dell’art. 222 disp. att. e dell’art. 327-bis del codice di rito, l’investigatore privato autorizzato ha la facoltà di svolgere attività d’indagine difensiva, volta all’individuazione di elementi probatori utili nell’ambito del procedimento penale).
L’obiettivo principale di un investigatore privato è quello di raccogliere informazioni e prove su richiesta del cliente, tali prove possono essere utilizzate dal mandante in sede processuale e, se nel caso, lo stesso investigatore privato può essere ascoltato come testimone oculare del fatto.

È importante ricordare che gli investigatori privati hanno limitazioni legali rispetto alle forze dell’ordine ufficiali (Polizia di Stato, Carabinieri ecc.), ad esempio essi non possono effettuare arresti o sequestri e devono operare nel rispetto delle leggi sulla privacy e del loro codice deontologico.

Diventa quindi di fondamentale importanza scegliere una buona agenzia investigativa come la Iuris Investigazioni.

Leslie Van Houten, l’angelo della morte di Charles Manson

Leslie Van Houten, l’angelo della morte di Charles Manson

Leslie Van Houten, l’angelo della morte di Charles Manson

Moltissimo ha fatto discutere la notizia relativa alla scarcerazione di Leslie Van Houten, nota come l’angelo della morte di Charles Manson, per cui abbiamo chiesto al nostro investigatore privato di spiegarci il motivo di tanto clamore.

Leslie Van Houten, uno dei killer i Charles Manson

Ha 72 anni di età Leslie Van Houten, uno degli spietati membri della famigerata setta di Charles Manson che seminò il terrore nella celeberrima città di Los Angeles negli ultimi anni ’60.
Dopo oltre 52 anni di carcere Leslie è stata rilasciata in stato di libertà condizionale, una scarcerazione risaputa, attesa, dovuta principalmente ad una sentenza della corte d’appello che non è stata impugnata, quindi contrastata, dal governatore della California Gavin Newsom.

Per quanti non conoscessero questa tragica vicenda, Charles Milles Manson è stato un criminale statunitense spietato, mandante di due fatti di sangue che hanno segnato la storia degli Stati Uniti d’America:

  • la carneficina di Cielo Drive, in cui furono assassinati Sharon Tate e quattro suoi amici,

  • l’eccidio ai danni di Leno LaBianca e di sua moglie

Leslie Van Houten venne condannata all’ergastolo proprio per l’efferato omicidio dei coniugi Leno e Rosemary LaBianca, nel 1969.

In realtà la donna fu inizialmente condannata alla pena di morte, successivamente trasformata in ergastolo in seguito alla cancellazione della pena capitale da parte della Corte suprema della California nel 1972.

La vita complicata di Leslie Van Houten

Nel fornirci dettagli su quanto riferiscono i principali organi di stampa nazionali e soprattutto statunitensi, in merito alla scarcerazione di Leslie, il nostro investigatore privato afferma:
“La nostra agenzia investigativa conosce bene i problemi legati ad una crescita in ambienti difficili. Spesso gli adolescenti affrontano crisi emotive devastanti e non sempre hanno la forza e il coraggio di chiedere aiuto. A volte i genitori, o i legali tutori, non si accorgono dei cambiamenti che l’adolescente subisce, quindi non colgono le sue implicite richieste d’aiuto. A ciò si consideri la frequentazione di cattive compagnie legate al mondo delle baby gang e della micro-criminalità ed il gioco è fatto, l’adolescente rischia di compromettere irrimediabilmente la propria crescita e il proprio futuro, se non la propria vita. Noi della Iuris investigazioni, ad esempio, con il servizio di indagini per controllo minori abbiamo pensato proprio a questo, a fornire un valido supporto agli adulti preoccupati per le dinamiche sociali affrontate dal minore al di fuori del loro controllo”.

Perché accadono questi fatti

Da quanto è possibile apprendere da fonti giornalistiche, nemmeno l’infanzia di Leslie Van Houten fu tra le più rosee, infatti la ragazza crebbe in un ambiente che potremmo definire difficile.
Nata nel 1949 presso Los Angeles, la ragazza crebbe in una famiglia ecclesiastica benestante, insieme a un fratello maggiore e a due fratelli adottivi.
Le cose si complicarono a seguito del divorzio tra i suoi genitori, avvenuto quando Leslie aveva solo 14 anni, un’età di per se abbastanza complicata.
Ebbe un’adolescenza difficile ed iniziò ad assumere LSD, amfetamine ed altre sostanze stupefacenti. A 17 anni rimase incinta e fu costretta ad abortire, altro trauma che lascerebbe il segno nella mente di qualunque donna, infatti, molti anni dopo Leslie avrebbe ammesso che dopo questo evento iniziò a nutrire una forte rabbia nei confronti della madre che l’aveva costretta ad abortire.

Nel 1968 Leslie fece la conoscenza di Catherine Share e Bobby Beausoleil ma dopo alcuni litigi e molte incomprensioni la convivenza diventò impossibile, Share decise di partire per unirsi alla compagnia di Charles Manson e Van Houten, che all’epoca aveva 19 anni, decise di seguirla.

La setta di Manson

Nell’estate del 1968, Manson e i suoi “adepti” si stabilirono allo Spahn Ranch, nella Contea di Los Angeles. Il ruolo di Leslie Van Houten non è mai stato molto chiaro, secondo alcune sue dichiarazioni era considerata una proprietà del gruppo, invece secondo la testimonianza di Barbara Hoyt, altro membro della Famiglia, la Van Houten era considerata una leader.
L’8 agosto 1969 gli adepti di Manson furono autori della strage di Cielo Drive ai danni dalla giovane attrice Sharon Tate, 26 anni, e suo marito il regista Roman Polanski.
Gli spietati assassini uccisero l’attrice, incinta di otto mesi e mezzo, tre amici e a un ragazzo di 18 anni.

La notte successiva Manson scelse lo stesso plotone di esecuzione per commettere un altro delitto, e questa volta al “commando” si aggiunsero Leslie Van Houten e Steve Grogan, oltre allo stesso Manson. Le sfortunate vittime furono i coniugi Rosemary e Leno LaBianca. Uccisi con numerose coltellate.
Il dettaglio più agghiacciante fu il ritrovamento, sullo stomaco dell’uomo, della parola “war” (guerra) incisa con la fredda lama.
Eviteremo di scrivere gli altri orrendi dettagli del crimine poiché pur volendo censurare qualcosa non sarebbe possibile mascherare tanto orrore.
Il declino dello spietato gruppo si ebbe grazie a numerosi arresti ha seguito di un imponente campagna investigativa. Il 12 ottobre 1969 fu arrestato lo stesso Manson e man mano molti altri membri della setta, compresa Leslie Van Houten.

Conoscendo le vicissitudini legate a uno degli Angeli della morte di Manson, risulta legittimo lo stupore della popolazione e il clamore mediatico legati alla sua scarcerazione.

La psicologia nera e il linguaggio non verbale del corpo

La psicologia nera e il linguaggio non verbale del corpo

Il linguaggio non verbale del corpo nella psicologia

La psicologia nera e il linguaggio: abbiamo chiesto al nostro investigatore privato di fornirci alcune nozioni per poter trattare il tema della psicologia nera.
La psicologia nera occupa sempre più spazio all’interno delle dinamiche che governano la nostra società dettandone abitudini e stili di vita.
Ciò che potrebbe essere un arma utilissima per il miglioramento di diversi aspetti sociali, potrebbe anche rivelarsi estremamente pericolosa se impugnata da individui privi di scrupoli.
Chiariamo quindi le idee sulla tanto discussa, e altrettanto ignota ai più, psicologia nera.

I pericoli della Psicologia Nera

Con psicologia nera si fa riferimento all’insieme di tecniche utilizzate per manipolare gli altri, per controllare /o leggere il loro comportamento, per influenzare le loro scelte.
Non per forza di cose queste tecniche devono essere considerate illecite o illegali, anzi, solitamente vengono utilizzate per nobili scopi, ad esempio durante gli interrogatori oppure nell’ambito della criminologia.
Risulta chiaro quindi che la PNL, il linguaggio non verbale del corpo, la persuasione, sono tutte tecniche che possono rivelarsi utilissime nelle mani di soggetti coscienziosi, oppure estremamente pericolose se padroneggiate da individui privi di scrupoli.

Manipolazione e persuasione

Quando parliamo di psicologia nera e il linguaggio, in realtà ci riferiamo principalmente alla parte eticamente corretta di questa forma della materia, infatti occorre saper distinguere persuasione da manipolazione.

Ciò che distingue la persuasione dalla manipolazione è l’intenzione di chi utilizza le tecniche della psicologia nera.

  • Chi cerca di persuadere desidera un sincero beneficio comune.

  • Chi cerca di manipolare aspira a essere l’unico beneficiario dell’azione posta in atto.

Chi persuade il suo interlocutore crea un rapporto win-win: ossia entrambe le parti trarranno un vantaggio dalla scelta del persuaso, ad esempio convinto (persuaso in questo caso) ad assumere una determinata posizione ideologica che lo pone in una posizione di vantaggio rispetto ad altri e che, di riflesso, favorisce anche il persuasore.

Il manipolatore invece non presta alcuna importanza alla sfera personale del manipolato; egli adotta tecniche psicologiche tali da creare nella mente del manipolato una realtà distorta, utile esclusivamente ai suoi tornaconti.

Esempio di persuasione: Se decidessi di ridurre gli zuccheri assunti durante i pasti, perché assumerne troppi causa indiscutibilmente problemi di salute, allora potrei persuadere mia moglie a fare altrettanto. La persuasione convincerebbe il mio partner ad assumere meno zuccheri, a modificare il proprio regime alimentare a beneficio della sua salute, ma in realtà io sarei altrettanto beneficiario di questa sua decisione poiché condividerei il nuovo stile di vita ed avrei ottenuto ugualmente un vantaggio.

Esempio di Manipolazione: Sempre sulla base dell’esempio precedente, se decidessi di eliminare gli zuccheri dalla mia dieta e adottassi tecniche di persuasione su mia moglie solo perché mi darebbe fastidio vederla mangiare una fetta di torta mentre io non potrei farlo, allora starei perseguendo un fine egoistico e si parlerebbe di manipolazione.

PNL (Programmazione Neuro Linguistica)

Altra famoso esempio di psicologia nera e il linguaggio utilizzato per persuadere o manipolare (a seconda dei casi) si identificano con la sigla PNL (Programmazione Neuro Linguistica).
L’ormai famoso monogramma fa riferimento a un insieme di tecniche aventi l’obiettivo di influenzare i pensieri e i comportamenti delle persone, modificandone lo schema mentale ed emotivo che ne è alla base.
Anche la PNL, come tutte le tecniche rientranti nel macro-campo della psicologia nera può essere usata per scopi leciti o addirittura illeciti, l’intensione è sempre alla base della distinzione etica dell’utilizzatore che potrebbe essere un abile manipolatore e trarre vantaggi esclusivi a discapito della sua vittima.

Un esempio di manipolatore, ben noto alle cronache recenti e al nostro investigatore privato, che tra l’altro ci ha fornito il suo supporto nella stesura di questo articolo, è lo stalker.
Questi individui sono abili manipolatori, riescono inizialmente a confondere la vittima spacciandosi per individui innamorati, passionali, decisi, anche adottando tecniche quali il love bombing
, ossia il bombardamento d’amore.
Iuris Investigazioni, quale agenzia investigativa operante su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero, si occupa ogni anno di decine di indagini per stalking, quindi ha potuto fornirci numerose informazioni sul preoccupante fenomeno..
La capacità manipolatoria di questi uomini sconvolge la sicurezza della vittima.
Lo Stalker, anche quando scoperto e denunciato, non si arrende e mette in atto una spietata manipolazione sulla vittima cercando di fargli credere di essere pentito e di voler fare qualunque cosa per uscire dal comportamento persecutore avuto fino a quel momento, non rendendosi conto che in quel modo sta già continuando l’opera di persecuzione da tempo perpetrata.

Conoscere la psicologia nera, essere consapevoli dei pericoli, può solo aiutarci a comprendere e a difenderci.

Spionaggio industriale e controspionaggio

Spionaggio industriale e controspionaggio

Spionaggio industriale e controspionaggio

Spionaggio industriale e controspionaggio: lo spionaggio industriale è sempre più diffuso, rientra infatti nell’ampia gamma delle tecniche utilizzate nell’ambito della concorrenza sleale e colpisce molte aziende in tutta Italia.
Se ritieni di essere sotto attacco da parte di competitori sleali, e soprattutto se sospetti che vi sia una fuga di informazioni sensibili riguardanti la tua azienda, puoi rivolgerti a noi della Iuris Investigazioni.

Investigatore privato e controspionaggio industriale.

Lo spionaggio industriale è un reato penale sul quale non si scherza, quindi ottenere le prove che il fatto sussista è indispensabile al fine dell’ottenimento di una sentenza favorevole in sede di giudizio.
Nello specifico in Italia lo spionaggio industriale è un reato punito dagli articoli 621, 622 e 623 del Codice penale.

Art. 621 c.p. – Rivelazione del contenuto di documenti segreti

Chiunque, essendo venuto abusivamente a cognizione del contenuto, che debba rimanere segreto, di altrui atti o documenti, pubblici o privati, non costituenti corrispondenza, lo rivela, senza giusta causa, ovvero l’impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione fino a tre anni o con la multa da centotré euro a milletrentadue euro.

Agli effetti della disposizione di cui al primo comma è considerato documento anche qualunque supporto informatico contenente dati, informazioni o programmi.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa.

Art. 622 c.p. – Rivelazione di segreto professionale

Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino a un anno o con la multa da trenta euro a cinquecentosedici euro.

La pena è aggravata se il fatto è commesso da amministratori, direttori generali, dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, sindaci o liquidatori o se è commesso da chi svolge la revisione contabile della società.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa.

Art. 623 c.p. – Rivelazione di segreti scientifici o industriali

Chiunque, venuto a cognizione per ragione del suo stato o ufficio, o della sua professione o arte, di notizie destinate a rimanere segrete, sopra scoperte o invenzioni scientifiche, o applicazioni industriali, le rivela o le impiega a proprio o altrui profitto, è punito con la reclusione fino a due anni.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa.

Il controspionaggio e l’agenzia investigativa

L’agenzia investigativa può quindi adottare, ha seguito dell’ottenimento del regolare mandato, strategie di prevenzione atte a ostacolare e bloccare lo spionaggio in corso, contemporaneamente indaga per accertare e provare il reato in atto e fornire le prove incontestabili unite alla relazione investigativa finale.
Sempre più spesso lo spionaggio industriale si realizza copiando dati informatici sensibili, del resto gli archivi cartacei e la corrispondenza a mezzo raccomandata o posta ordinaria non esistono più, oggi si inviano mail, posta elettronica certificata, si utilizzano i social network, le memorie virtuali ecc…
L’investigatore privato deve quindi possedere specifiche competenze anche nell’ambito delle scienze forensi in quanto l’analisi dei dati indoratici non è una cosa da poco.
Ricorrere al controspionaggio significa quindi proteggere la propria azienda rivolgendosi ai professionisti dell’investigazione.
Iuris Investigazioni, grazie al suo Network di investigatori privati, attentamente selezionati, è in grado di operare su tutto il territorio italiano ed estero in brevissimo tempo dalla ricezione del mandato. La nostra garanzia è la professionalità, basata su una formazione mirata nelle Scienze dell’Investigazione, nonché su un continuo aggiornamento. I servizi proposti spaziano da indagini private a indagini aziendali, sino a comprendere le indagini penali.

Lo spionaggio industriale è un’attività illecita perpetrata al fine di acquisire, in maniera subdola e illegale, informazioni industriali, commerciali e altri segreti aziendali che possono danneggiare seriamente l’azienda.
Iuris Investigazioni è in grado di offrire servizi di controspionaggio molto discreti, con tecniche all’avanguardia e strumentazioni professionali in grado di sconare anche la più piccola cimice e/o microspia, bonificando di conseguenza l’ambiente lavorativo.